Let’s talk about: Clara e l’uomo alla finestra (uovonero)

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Il coraggio è la chiave per essere liberi. In “Clara e l’uomo alla finestra”,  Maria Teresa Andruetto e Martina Trach ci mostrano proprio questo. L’amore per la lettura aiuta un uomo ad affrontare la sua più grande paura e una bambina cresce ed impara cosa sia realmente il coraggio. Oggi parliamo di questo straordinario albo pubblicato l’anno scorso per uovonero.

Data di uscita: 14 Novembre

Acquistalo subito: Clara e l’uomo alla finestra

Editore: uovonero
Collana:  I geodi
Traduzione: Lorenza Pozzi
Illustrazione: Martina Trach
Genere: Libri per bambini
Età: 5 anni

Prezzo: € 16,00
Pagine: 48

Semplice, tenero e profondo, un racconto ispirato alla storia della madre dell’autrice, premio Hans Christian Andersen 2012. Negli anni Cinquanta, in un paesino senza scuola né biblioteca, una bambina diventa amica di un uomo che vive rinchiuso in casa. Lui le presta libri e lei gli racconta com’è il mondo lì fuori: gli uccelli, le piante e il ruscello che da il nome al paese. E mentre la bambina si innamora delle storie, l’uomo a poco a poco perde le sue paure.

Poco meno di cinquanta pagine e un messaggio potente che esplode fra le meravigliose illustrazioni di Martina Trach e le parole di Maria Teresa Andruetto, che fanno capolino, timide, raccontando la vita quotidiana di un paesino negli anni ’50, attraverso disegni che sembrano quasi fotografie di un tempo, quelle che siamo abituati a vedere negli album fotografici dei nostri nonni, ingiallite e dai toni sbiaditi ma cariche di ricordi e di valori.

Ogni cosa viene vista con un occhio esterno, quasi come se il lettore fosse davvero un bambino che guarda le foto, come se questa storia fosse raccontata un fotogramma alla volta, ma non attraverso gli scatti veri e propri bensì attraverso i loro negativi, una sequenza di immagini evocative e strane al tempo stesso che sanno narrare più di mille parole. Al centro di tutto c’è lei, Clara, una bambina curiosa che esplora il suo mondo passo dopo passo, una faccenda dopo l’altra fino a scoprire che oltre il grande spazio aperto della campagna ci sono cose nuove da imparare e persone da conoscere anche nell’angusto spazio di una piccola casa.

La sua curiosità la porta a conoscere un uomo che ha deciso invece di vivere recluso in una sua prigione personale, una prigione fatta di rimpianti e terrore, ma con la porta aperta. Purtroppo per lui quella porta non può essere una via di fuga ma è solo il limite del suo coraggio, lo stesso che gli viene a mancare quando guarda fuori dalla finestra, fuori da quelle quattro mura che racchiudono il suo essere, i suoi libri e tutte le sue paure. 

Questo è un viaggio poetico, pieno di immagini forti e significative, dove una bambina riesce a tradire la paura di un uomo di vedere l’esterno attingendo al suo immenso coraggio, quello che lui non ha mai visto guardandosi allo specchio. È ancora una volta sono i libri a fare da filo conduttore durante questo racconto, tante storie che formano un legame fra una bambina piena di vita e un uomo che sembra aver gettato al vento la propria.

In uno spazio così ampio sono i contrasti a fare la differenza, la scelta di rendere Clara vivida, vivace sia nei suoi colori che nella sua presenza scenica, quasi come se fosse la breccia che il lettore utilizza per entrare in contatto con il suo mondo, con la sua realtà ormai passata ma ancora importante. Allo stesso tempo tutti gli altri non hanno colore né sostanza, sono solo spazi bianchi con delle linee nere, simboli di chi ha accettato la vita quotidiana come qualcosa di ineluttabile, di immutabile e inevitabile, una condanna a vivere per sempre allo stesso modo, ripetendo ogni giorno quello precedente. 

La poesia si mescola al realismo, creando un contenuto dal fortissimo impatto emotivo e narrativo, un piccolo film su carta, una storia di coraggio e di paura, i due elementi che si scontrano per tutto il racconto, dando vita a qualcosa di nuovo, una forza che va oltre il non aver paura o il provarne troppa, una forza che inconsciamente può spingere chiunque a varcare la soglia della sua personale prigione.

«Cosa vuol dire coraggio?»
«Coraggio è la forza per vivere come si vuole, come si crede».

 

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di uovonero per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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